Il decesso di una paziente con protesi mammarie PIP a causa di un linfoma ha sollevato la preoccupazione dell'opinione pubblica sulla sicurezza delle protesi mammarie.

Vorrei chiarire alcuni punti sul rischio di linfoma legato alle protesi mammarie.

Edwige Ligonese, una paziente che portava le protesi PIP, è purtroppo morta a causa di un linfoma anaplastico a grandi cellule del seno.

Si tratta di un tumore delle cellule linfonodali che si sviluppa a contatto con la cavità della protesi mammaria.Il trattamento è principalmente chirurgico e prevede l'asportazione estesa della protesi e della sua cavità.Alcuni casi possono richiedere la chemioterapia e la radioterapia post-operatorie.La malattia non è fatale nella maggior parte dei casi.

Si tratta di una malattia estremamente rara (sono stati registrati meno di 75 casi, compresi 6 decessi, su oltre 10 milioni di donne con protesi mammarie).

Il gel di silicone che riempie la protesi non è necessariamente responsabile, in quanto le protesi riempite con soluzione fisiologica possono aver scatenato questa malattia.

Sembra, anche se si tratta solo di un'ipotesi, che la malattia sia favorita dai micromovimenti delle protesi con una superficie strutturata troppo abrasiva. Questo porta alla comparsa di un sieroma o di una sacca di liquido nella cavità della protesi (vedi figura).

Un modo per prevenire questo rischio sarebbe quello di utilizzare protesi a parete liscia (ma ciò esporrebbe a un rischio di capsula o guscio superiore al 5%) o protesi rivestite di schiuma di poliuretano.

Questi permettono al paziente di integrare la protesi e di evitare qualsiasi micromovimento dell'impianto.

Non sono stati segnalati casi di linfoma anaplastico a grandi cellule in pazienti con protesi rivestite con schiuma di poliuretano prodotta dal laboratorio POLYTECH (fonte: laboratorio POLYTECH).

Questa cifra deve essere messa in prospettiva dal fatto che queste protesi sono utilizzate relativamente poco in tutto il mondo e che il linfoma è estremamente raro.

Tuttavia, queste protesi mammarie mi sembrano avere il miglior profilo di sicurezza a lungo termine e il fatto che costino il doppio delle protesi "standard" non dovrebbe essere un fattore limitante per le pazienti che desiderano aumentare il proprio seno.

Per ulteriori informazioni:

  • Comunicato stampa della Società francese di chirurgia plastica
  • Rapporto dell'FDA statunitense sul linfoma anaplastico a cellule giganti

  • Laboratorio sanitario Polytech