Come scegliere l'incisione?

Per l'inserimento degli impianti sono possibili 4 tipi di incisione (o approccio):

1: L'approccio sottomammario: è l'approccio più utilizzato negli Stati Uniti ed è riservato principalmente alle pazienti che presentano già una marcata piega sottomammaria (piega sotto il seno).

- Nella maggior parte dei casi, ciò significa che la mastoplastica additiva con protesi può essere effettuata in regime ambulatoriale (ricovero e dimissione dalla clinica nello stesso giorno) senza necessità di drenaggi e con un dolore minimo.

- Evita le conchiglie causate dalla contaminazione (biofilm) perché non passa attraverso la ghiandola mammaria.

- Consente di posizionare facilmente impianti di oltre 400 cc.

- La sensibilità dell'areola presenta pochi problemi

- Grazie alle tecniche endoscopiche (con l'ausilio di una telecamera) e all'introduttore Keller Funnel, è possibile realizzare cicatrici corte, inferiori a 3 cm.

2: L'approccio ascellare: la cicatrice si trova in una piega dell'ascella.

Dall'introduzione della tecnica endoscopica (con l'ausilio di una telecamera), siamo stati in grado di controllare con precisione la posizione della protesi e il sanguinamento, per evitare protesi troppo alte ed ematomi. Si tratta di un'opzione interessante quando le areole sono troppo piccole per inserire una protesi. D'altra parte, questa tecnica è più lunga, più costosa e richiede un certo numero di sedute di riabilitazione post-operatoria per evitare la formazione di briglie (cordoni fibrosi duri) nell'ascella.

3: L'approccio trans-areolare: si tratta di una cicatrice poco evidente che consente solo il passaggio di impianti di siero gonfiabili o di impianti di silicone con un volume inferiore a 250 cc. Spesso comporta problemi di sensibilità del capezzolo.

4: L'approccio peri-areolare inferiore: utilizziamo questo approccio nel 20% dei casi, in particolare nei casi di ptosi. Consente un controllo preciso dello spazio mammario e l'inserimento di una protesi con un volume fino a 450 cc a seconda del diametro dell'areola.

D'altro canto, presenta una serie di svantaggi:

- il tasso di gusci d'uovo aumenta, poiché il biofilm (pellicola batterica) nei dotti lattiferi (condotti che portano il latte al capezzolo), responsabile di oltre l'80% dei gusci d'uovo, viene rilasciato durante il passaggio dalla ghiandola al muscolo. Per questo motivo utilizziamo sistematicamente impianti rivestiti di schiuma di poliuretano nei casi di cicatrici peri-areolari per limitare questo fenomeno.

- ci sono più problemi di sensibilità con il capezzolo e l'areola

- molto raramente, possono essere presenti flange retrattili che deformano l'areola

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L'azienda

Il dottor Yaël Berdah e il dottor Marc-David Benjoar
Chirurghi estetici a Parigi Francia

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